16/12/2021 10:23:32

Piastrelle in pasta bianca: perché sceglierle per i rivestimenti a parete?


Materiali di Philippe Darquenne

 Il grès porcellanato è il più versatile tra i materiali ceramici. Idoneo come rivestimento a pavimento e a parete, per interni ed esterni, per contesti residenziali e pubblici.
 
Il segreto della sua resistenza agli shock termici, agli urti, ai graffi, agli attacchi chimici e della sua impermeabilità ad ogni liquido risiede nel processo di formatura della piastrella: la greificazione.

Una miscela di grès porcellanato è costituita da argille, feldspati e sabbie silicee; quando la miscela è portata in forni ad altissime temperature (1200°C) si innesca il fenomeno della sinterizzazione per cui tutti le particelle si avvicinano e si saldano fra loro. Il risultato è un materiale compatto, duro e con un certo peso.
 
La resistenza può essere la prerogativa per alcuni rivestimenti destinati a specifiche superfici, come ad esempio i pavimenti. Pertanto, il grès porcellanato è la scelta più indicata. Altre volte è necessario che la piastrella sia facilmente manovrabile, che possa essere tagliata o forata, quindi che sia essenzialmente più lavorabile e leggera.
 
É il caso di rivestimenti a parete, soprattutto in ambienti in cui sono presenti molti attacchi di impianti tecnologici, come bagni e cucine, o che hanno geometrie più articolate, come pilastri sporgenti rispetto al muro, soffitto inclinato ecc.
 
In queste situazioni non è possibile rinunciare del tutto alla resistenza, ma serve un compromesso tra tempra, maneggevolezza e resa estetica.

 

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Molteplici sono le forme della ceramica e tra queste una valida soluzione è rappresentata dalle piastrelle in pasta bianca, tecnicamente chiamate monoporose.
 
Si tratta di piastrelle in monocottura, in cui l’impasto è formato da sabbie e argille, mancano i feldspati presenti nel grès, e l’argilla usata è bianca e dunque povera di ferro, da cui il colore bianco. Inoltre, la cottura avviene a temperature inferiori, il che non permette la greificazione, così il prodotto finale risulta essere comunque resistente ma decisamente più poroso e più leggero. Le monocotture possono essere anche in pasta rossa, in cui l'argilla utilizzata è per l'appunto rossa. 
 
Nelle monocotture, una volta completato il ciclo di essiccamento del supporto, questo è cotto contemporaneamente allo smalto. Quindi, si esegue un unico ciclo termico in cui supporto e smalto sono stabilizzati assieme.
 
Grazie a questo procedimento lo smalto, da una parte protegge la porosità della piastrella, dall’altra conferisce alla ceramica un pregevole effetto decorativo.

 

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Per quanto riguarda la porosità, una monocottura ha una classe assimilabile alla BIb e BIIa. Secondo la norma UNI EN 14411:2016 le classi di assorbimento, dal meno poroso al più poroso, sono BIa, BIb, BIIa, BIIb, BIII. Il gres porcellanato è un BIa ossia non poroso, una bicottura è BIII, molto poroso.
 
Le caratteristiche tecniche, quali durezza e resistenza, della pasta bianca e della passa rossa sono molto simili. Ma a motivo dell’assenza di ferro i supporti di una pasta bianca assumono un colore neutro come il grigio chiaro o il beige. Per questo motivo, dal punto di vista estetico, la resa di uno smalto su una monocottura in pasta bianca è ben diversa da quella di uno smalto su una monocottura in pasta rossa. 
 
Di conseguenza, lo smalto applicato sul supporto in pasta bianca conserva meglio la tonalità, la brillantezza e la vividezza del colore durante la fase di cottura. Lo smalto su pasta bianca assume un effetto vetroso trasparente che dona molta luminosità alla piastrella. Inoltre, la pasta bianca permette di usare smalti di qualsiasi colore e quindi di spaziare con gli effetti decorativi e di realizzare elementi in rilievo tridimensionali.
 
 

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Ricapitolando, le ceramiche monocottura in pasta bianca sono ideali per i rivestimenti a parete perché:
 
- flessibili e facili da lavorare;
- si forano facilmente e non necessitano di punte diamantate per il trapano;
- lo smalto crea una piacevolissima resa cromatica;
- consentono effetti tridimensionali che danno un ritmo alla superficie.

Fonte: https://www.edilportale.com/news/2021/12/focus/piastrelle-in-pasta-bianca-perch-sceglierle-per-i-rivestimenti-a-parete_86221_67.html

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